perché la vita è già abbastanza tragica di suo
1. Le poesie di Flavia Vento
Dopo Ferragosto non sei pronto a interrogarti sul senso cosmico dell’amore espresso tramite versi che sembrano scritti da un unicorno sotto anfetamine. Tra l'altro dopo i suoi recenti post social dove ha dichiarato che la matematica non esiste. Rischi di rivalutare la poesia ermetica come “chiara e lineare”. Meglio una Settimana Enigmistica.
2. Il mondo al contrario – Roberto Vannacci
3. Never Flinch – Stephen King
King è sempre King, ma dopo Ferragosto non ti serve uno che ti ricorda di non battere ciglio davanti all’orrore. Tu sei già terrorizzato dall’estratto conto della banca e dalla mail con
scritto “riunione di allineamento”. Basta così.
4. La nausea – Jean-Paul Sartre
Hai ancora la peperonata di Ferragosto sullo stomaco e vorresti leggere un romanzo
esistenzialista? No. Rischi di confondere la nausea filosofica con quella da digestione lenta. Meglio una camomilla.
5. Infinite Jest – David Foster Wallace
Settembre si avvicina, il cervello è in modalità “frullato di mojito”. Questo libro, con le sue
1.200 pagine e note a piè di pagina infinite, ti farà capire che la vita è troppo breve. Perfetto da usare come rialzo per il ventilatore, meno come lettura da spiaggia.
In Conclusione
Dopo Ferragosto, evita tragedie esistenziali e fatiche sovrumane. Punta a letture leggere: un giallo da edicola, un ricettario di cocktail o al massimo il catalogo IKEA. Perché l’unico “infinito” che dovresti affrontare a fine agosto è quello della sabbia ancora da scrollare dal borsone.
by Raccisky

.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)
Nessun commento:
Posta un commento