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lunedì 25 giugno 2012

Poesia alla memoria dei Cagliaritani della Cagliari del 1943

Si ollu narrare\ de cantu fia bella sa Terra mia,\ de cantu fia bella sa sarddinia\ in su lontanu quarantatresi,\ e malgradu sa gherra\ si poria bivi in manera tranquilla...

Questi sono i primi versi che aprono la nuova video poesia sul canale RaccisChannel in youtube, è un canto triste anche se nonostante tutto parla di speranza, di generazioni future che devono imparare dagli errori del passato. "Cagliari 1943"  è una lirica che in più di un occasione è stata letta all'anniversario dei caduti del bombardamento che nel 1943 distrusse gran parte di Cagliari e fece un grande numero di vittime. Mi  sembra doveroso dare a tutti la possibilità di conoscere quello scempio che la guerra e tutte le sue conseguenze portano in gran parte del mondo. Oggi scrivere poesia significa trasformare la sofferenza in qualcosa di buono e positivo, scrivere su questa tematica così forte e importante mi ha aiutato ad avvicinarmi a quell'epoca così cruda e vera, che rivive inviolata nei racconti di tanti e nei ricordi dei nostri cari.

Queste sono alcune notizie di quel periodo che mi hanno dato lo spunto iniziale per raccontare con alcune immagini e la poesia frammenti di quel lontano 1943.
 
Nel Gennaio 1943 ci fu un bombardamento su Elmas con sei morti. Il 7 febbraio fecero la loro comparsa gli aerei USA. Il giorno la cit
tà fu sottoposta, per ben 5 volte, ad azioni esplorative della ricognizione avversaria ed a spezzonamenti in alcuni quartieri periferici e nel vicino aeroporto di Elmas, attaccato da oltre 50 aerei.
Il 17 Febbraio  fu la volta di Cagliari con 105 aerei fra B17 (le fortezze volanti) e i Caccia pesanti, Lightening P38 a doppia fusoliera. Alle 2 del pomeriggio, ci fu il prologo della triste storia della città e dei suoi centomila abitanti in guerra. Gli aerei da bombardamento americani piombarono nel centro della città per sganciare a tappeto un gran numero di bombe di medio calibro e di spezzoni incendiari. In via Sant'Efisio, tra la chiesa di Sant'Anna e quella di Santa Restituta, avvenne la maggiore strage. Il bollettino ufficiale parlava di 100 morti e 255 feriti; ma i morti erano quasi 200: 96 a Cagliari, 8 a Quartu, 83 a Gonnosfanadiga, dove una improvvisa sequenza di spezzoni fece strage di bambini.
Il 26 febbraio alle 15,30 una ventina di B17 arrivò su Cagliari da Capo Carbonara rovesciando 50 tonnellate di bombe sulla direttrice Bonaria-Castello-Stampace. Il bollettino parlava di 73 morti e 286 feriti. Il Teatro Civico fu sfondato, il Bastione di San Remy, colpito da 3 bombe, perse l'arco con parte delle scale.








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