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lunedì 10 marzo 2014

Julio Cortàzar ANIMALIA

Julio Cortàzar non è stato solo uno scrittore, un critico letterario e saggista, ma anche un grande poeta visionario, oltre che un dramaturgo argentino naturalizzato francese, con la particolare attenzione per i generi del fantastico, della metafisica, e del mistero.
Stimato dal famoso e attento Borges, è stato molto spesso paragonato a scrittori come Cechov e Edgar Allan Poe. I suoi racconti viaggiano in una linea temporale differente e in perenne movimento, ma i suoi personaggi esprimono quasi sempre una psicologia profonda.

In questa recente opera, forse a mio parere una delle sue più fantasiose; si circonda per l'appunto di creature animali bizzare, con episodi che lasciano il lettore spiazzato ma allo stesso tempo soddisfatto da un autore che possiede una certa verve narrativa. C'è Axolotl, ci sono orsi, coniglietti, casuari, formiche, mancuspie, cammelli, tigri, idre, lumache, pungimusi, cani, gatti, coccodrilli, ratti, tartarughe, e chi più ne ha ne metta!
Il mondo animale viene raccontato da Cortázar sul filo di una realtà parallela, a volte un po' di qua a volte un po' di là, quasi a comporre un viaggio speciale in quel “paese delle meraviglie” nascosto dentro ognuno di noi.  

Alberto Manguel nella sua prefazione dice: "Ogni animale dell'universo di Cortázar non esiste mai allo stato selvaggio, definito solo dalle sue singolari caratteristiche. Ogni contemplazione di un animale è, per Cortázar, una doppia contemplazione come quella del casuario, che guarda l'osservatore in modo così duro e continuo che è quasi come se ci stesse inventando."

La relazione che si stabilisce così tra animale e umano, tra ciò che viene nominato e colui che lo nomina, tra la creatura immaginata e la creatura immaginatrice, è una relazione di mutuo apprezzamento e di fede reciproca. “Ti propongo un patto” - dice l'Unicorno ad Alice nel Paese delle Meraviglie, “se tu credi in me, io crederò in te”.
Mai la letteratura ha proposto un patto più equo tra un testo e il suo lettore. Animalia è uno zoo di animali irrazionali, un museo dell'inconscio che Cortázar ha voluto dividere con tutti i suoi lettori.

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