La Poesia di Mauro Tolu Deidda
Mauro Tolu Deidda durante una lettura poetica |
La
nozione romantica intesa come maledizione
del poeta appare già nel 1832 nell’opera di Alfred de Vigny
Stello,
che espose il problema dei rapporti tra poeti e società, anticipando
la pièce
Chatterton,
ovvero il maledettismo in italia. Esso domina una concezione della
poesia caratteristica della seconda metà del XIX secolo fino ad ora.
Detto questo oggi avremo il piacere di assaporare una poesia di un
gusto elevato, degna dei poeti più ricercati, sopratutto nella
nostra beneamata rubrica poetica. Ho avuto la gioia di conoscere di
persona Mauro Tolu Deidda un poeta dall'animo nobile dal volto
scusate la citazione perfettamente
ovale d'angelo in esilio,
un uomo mite ma che possiede un tratto artistico fuori dalla norma,
il suo fare poesia è stato paragonato al lavoro del contadino
che deve preparare il terreno per la semina; non trascura niente,
garantendo a se stesso e al pubblico lettore la validità del suo
prodotto:
Mi
ha ucciso
il
vento furente
improvviso
dopo
un varco di pini.
Ha
strappato il mio sorriso
riflesso
sullo specchietto
delle
mie compagnie
ignare
del destino
sotto
stelle tremolanti.
Ha
scoperchiato
il
mio scalpo
nell'oscurità
e
ho pregato
che
non sbandassero
altre
vite
oltre
la mia
dietro
una siepe
bagnata
di sangue.
Sentivo
il turbine
di
voci e fatiche
e
disperazione vana,
poi
ho salutato
e
il vento si è placato.
“Notte
di vento furente”
poesia
di Mauro Tolu Deidda
Un
oscuro andare e venire in questi versi, oscilla il poeta come
trasportato da quel turbine
di voci e fatiche che
si placa con un cenno, un segno o un saluto così di getto. Come
l'ispirazione nuda e cruda che trascina Mauro Tolu Deidda autore
Cagliaritano che cura da sempre questa sua passione per la scrittura,
e noi siamo grati di questo succo prelibato che oggi ci dona in
questa breve rubrica poetica. Le opere dello scrittore hanno un
fascino originale, di fatti l'autore non si limita a comporre delle
ottime poesie ma anche dei racconti che riscuotono un meritato
interesse, ma concentriamo meglio sulla sua poesia:
Scampoli
di panorama
di
vento che canta
di
porte che sbattono
di
profumi di cucina
di
primo mattino
di
stagioni che passano
tra
erbacce
e
scavi che preludono
epiloghi
verso il cielo.
Il
muschio resiste
a
protezione
dei
miei tramonti,
delle
novità programmate,
di
acerbi giudizi altrui.
Mi
tuffo in pozzanghere
e
bevo
a
gola piena.
“A
gola piena”
poesia
di Mauro Tolu Deidda
Inebriarsi
continuamente
di poesia, è questo quello che fa questo scrittore visionario in
tutto il suo splendore, ci conduce negli angoli remoti della sua
mente come cicerone di se stesso si fa scudo delle sue sensazioni
come un antico cavaliere che porta luce, un illuminare di luce
poetica non indifferente, capace di creare una forma sua, originale
ed essenziale. Così oggi Mauro Tolu Deidda è divenuto un importante
paroliere della nostra poesia contemporanea, speriamo continui a
renderci partecipi delle sue emozionanti liriche sopratutto perché
in questo breve spazio non abbiamo potuto cogliere a pieno il
significato di tutta la sua pienezza, così colma di espressioni
originali e di grande livello.La nostra rubrica si chiude qui tra la
linfa vitale che traspare nei versi di Mauro, tra questo caldo Agosto
che tramonta lentamente in un poetare così vivo, così tremendamente
terreno che va oltre ogni aspettativa.
davvero molto interessante questo post ! Grazie!
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