E' straordinario il potere della poesia, la sua
forma eccelsa di compiere atti di puro valore etico e morale. Molti
la sottovalutano, la scartano, la rigettano, la ritengono una forma
d'arte senza onore, quasi un seconda scelta, o un ripiego futile per
passare il tempo. La poesia miei cari, è stata più volte defraudata
e portata allo sfinimento dai profani dell'inutilità. L'hanno resa
insipida, inutile, l'hanno disarmata.
Il mio compito oggi, da manovale della poesia a
maestro della sacra scuola, è quello di mettere in risalto il suo
potere illuminario, la fonte di inestimabile valore che essa produce.
Non a caso di recente, oramai questa armoniosa forma d'arte è
entrata in me ed io in lei, divenendo quasi un bisogno fisiologico,
un meccanismo straordinario che s'innesca in una maniera così
naturale da divenire inarrestabile. Poco tempo fa, mi ritrovavo a
Cagliari nella bellissima piazza del Carmine e notando un movimento
inconsueto di alcuni passanti mi accostai con la macchina verso quel
tratto di marciapiede nella parte bassa della piazza. Chiesi ad un
passante cosa stava accadendo dato la presenza delle forze
dell'ordine e di un furgoncino dentro un tratto della piazza, Con
sorpresa mi rispose che in una delle panchine era in atto, "uno
sgombero!" Com'è possibile mi domandai, uno sgombero in
una panchina?! roba da matti pensai.
Scesi dall'auto e vidi che un povero clochard veniva
insistentemente invitato a sloggiare, "devi andare via, non sei
un bello spettacolo.." diceva il caro bene amato vigile. Ma lui,
quel povero anziano, trasandato e appesantito dai suoi stracci,
continuava ad osservarli con il suo sguardo perso nel vuoto.
Anche il piccolo cane che si stringeva attorno alla panchina
continuava ad abbaiare e a ringhiare verso quegli estranei che non
volevano per nulla mollare l'osso.
Infine caricarono gran parte dei fogli di cartone e
delle grosse coperte che rendevano quella panchina calda e
confortevole incitando ancora una volta, quello che era rimasto di
quell'uomo ad andare via il prima possibile da lì. Molti dei
commercianti me compreso, provarono ad ammorbidire i vigili e cercare
di convincerli a lasciare in pace il clochard che da tempo era
divenuto il guardiano, il personaggio illustre di quella piazza. Ma
poi fummo informati che un personaggio politico di grande rilievo
stava per arrivare a far visita al sindaco di Cagliari e essendo
troppo vicino al comune quella piazza, l'uomo e il suo cane a parer
dei vigili "non erano un bello spettacolo.."
Compresi l'inutilità delle nostre reazioni,
l'anziano fu accompagnato in un altra parte della città e io andai a
far visita ad un cugino che lavorava presso l'ufficio di un gruppo
politico per metterlo a conoscenza di questa tremenda vicenda, nacque
così una poesia ed un intervista su Radio Popolare Roma, che
ascoltando la mia testimonianza rese nota quella poesia facendo
scattare un meccanismo di solidarietà non tanto comune nella mia
città. Un evento che presto prenderà vita grazie all'unione di
svariati artisti, in nome della poesia dello spirito e della
solidarietà!
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